Le Origini della Radio Libera di Grottaferrata
Le Radio Libere in Italia: Un Fenomeno Rivoluzionario
Negli anni ’70 l’Italia visse una rivoluzione culturale e comunicativa con la nascita delle radio libere. Fino al 1976, il monopolio delle trasmissioni radiofoniche era saldamente nelle mani della RAI, ma una storica sentenza della Corte Costituzionale (28 luglio 1976) sancì la possibilità di trasmettere su scala locale, dando il via a una vera e propria esplosione di emittenti private. Giovani appassionati di musica e comunicazione, spesso con mezzi di fortuna e budget inesistenti, iniziarono a creare le loro radio, dando voce a intere comunità. Fu in questo contesto di entusiasmo e innovazione che nacque RG1, la prima emittente radiofonica di Grottaferrata.
L’Inizio di un Sogno: La Nascita di RG1
All’inizio del 1977, un piccolo gruppo di amici, armati di passione e creatività, decise di trasformare un sogno in realtà: creare una radio privata. A quei tempi, le radio nascevano come funghi e spesso venivano messe in piedi con mezzi di fortuna. Il primo trasmettitore di rg1, acquistato in un mercato dell'usato, era stato recuperato da un vecchio mezzo militare, un carro armato del primo dopoguerra: si trattava di un trasmettitore valvolare da appena 6 watt di potenza. Nonostante la bassa potenza, con tanta pazienza il gruppo riuscì a sistemarlo e a tararlo sulla frequenza scelta. L’antenna, un dipolo verticale omnidirezionale, fu costruita artigianalmente e issata sul tetto.
Le trasmissioni iniziarono una domenica mattina del marzo 1977, con la casa di Pino Bartoli, in Largo XXV Aprile, trasformata nella prima sede della radio. Con appena 6 watt, la copertura era limitata alla zona centrale di Grottaferrata, ma l’entusiasmo era alle stelle. Il gruppo di amici cresceva sempre di più e l’idea di creare una vera emittente radiofonica prendeva forma.
Un Salto di Qualità: Il Grande Investimento
Dopo alcune settimane di prove e trasmissioni sperimentali, il gruppo si rese conto che per competere con le radio vicine, come Punto Radio e Radio Civiltà di Frascati, era necessario un investimento importante. Serviva un trasmettitore più potente, un’antenna adeguata e attrezzature professionali per la regia e il mixaggio.
Dopo un’attenta analisi di mercato, venne scelto un trasmettitore CTE da 70 watt e un’antenna collineare con quattro dipoli verticali. Il costo totale? Un milione e mezzo di lire, una cifra enorme per un gruppo di ragazzi senza fondi. La soluzione arrivò grazie al padre di uno di loro, che si offrì di prestare i soldi a patto che venisse garantito il rimborso. Fu così che ognuno dei 15 membri del gruppo firmò una cambiale da 100.000 lire, impegnandosi a restituire la somma in dieci rate mensili da 10.000 lire ciascuna.
Nel giro di tre settimane, il nuovo trasmettitore e l’antenna arrivarono e la frequenza scelta fu 92.900 MHz. Con un piccolo anticipo e molta faccia tosta, vennero acquistati due giradischi Thorens, tre microfoni e un registratore a cassette Akai dalla ditta Rubeo. Il mixer, invece, venne autocostruito grazie a componenti recuperati gratuitamente dalla ditta Giovanni Galli, mentre un fabbro di fiducia realizzò per 50.000 lire la struttura per ospitare l’elettronica di controllo.
L’Inaugurazione di RG1 e il Successo Inaspettato
Con ingegno e manualità, il gruppo costruì un traliccio con tubi idraulici per montare l’antenna sul tetto di un palazzo. L’ultima sfida fu l’isolamento acustico della sala regia, risolto in modo artigianale con cartoni da imballo delle uova. Finalmente, dopo mesi di lavoro, nel marzo del 1977 nacque ufficialmente RG1.
Ben presto il gruppo si accorse dell’impatto che aveva avuto: l’intera Grottaferrata ascoltava la loro radio! Senza soldi per una linea telefonica dedicata, risolsero il problema dando in diretta il numero di casa di Francesco Turchi, costringendo la sorella Angela a rispondere alle chiamate degli ascoltatori. Il primo contatto con il pubblico avvenne proprio attraverso lo storico annuncio:
"Telefonateci al numero… e chiedete di Angela!"
Un’Epoca di Libertà e Creatività
La storia di RG1 rappresenta un esempio perfetto dello spirito pionieristico delle radio libere italiane. Giovani con pochi mezzi, ma con tanta determinazione, riuscirono a costruire dal nulla una realtà che sarebbe diventata un punto di riferimento per la comunità.
Negli anni successivi, il fenomeno delle radio libere portò alla nascita di centinaia di emittenti in tutta Italia, alcune delle quali sarebbero poi diventate vere e proprie istituzioni dell’etere. L’epopea di RG1 è la testimonianza di un’epoca in cui la radio non era solo un mezzo di comunicazione, ma un simbolo di libertà e creatività senza limiti.
Le fotografie di questa galleria sono state condivise da Mauro Capretti e Marina Gentilini.


























